I rappresentanti delle diocesi dell’Emilia-Romagna si sono detti molto impressionati dalla strada inaugurata dalla Chiesa altoatesina, apripista in Italia nell’attività di contrasto degli abusi nella Chiesa, in particolare per la chiara linea adottata nel porre in primo piano i concetti di responsabilità e di solidarietà verso le vittime di abusi. Gli esponenti di Faenza, Imola e Ravenna hanno giudicata molto preziosa, ai fini degli obiettivi di prevenzione e tutela, la composizione interdisciplinare del Comitato di esperti – interni ma anche esterni alla Chiesa – che affiancano il Servizio diocesano in Alto Adige. Molto apprezzata è stata anche l’istituzione di uno Sportello neutrale a cui possono rivolgersi le persone vittime di casi di abuso e violenza. Interventi simili sono progettati anche nelle diocesi dell‘Emilia-Romagna, con il coinvolgimento di esperti con background professionale differente. Questo sviluppo, è stato sottolineato nell’incontro di Bolzano, è anche una conseguenza delle nuove linee guida emanate in estate dalla CEI per la prevenzione degli abusi sessuali sui minori nella Chiesa.
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