Relazione del vescovo Ivo Muser per il nuovo anno pastorale
L’attenzione al prossimo e la condivisione della Bibbia, punti focali dell’anno diocesano 2022/23, ma anche la nuova guida nelle parrocchie, la tutela del Creato e il “cantiere sinodale” della convivenza in Alto Adige: su questi aspetti ha insistito il vescovo Ivo Muser oggi (17 settembre) all’Accademia Cusanus a Bressanone nella sua relazione a chiusura del Convegno pastorale diocesano.
Nuovo anno pastorale: volontariato e rete tra parrocchie
Rinnovare il senso di Chiesa e comunità attraverso il rafforzamento del volontariato ecclesiale e sociale: le possibili strade di questo cammino sinodale sono state indicate dai relatori a Bressanone nella prima giornata del Convegno pastorale che apre l’anno di lavoro 2022/23 della Diocesi.
Il tema annuale del 2021/2022 "vicini e insieme" viene proposto anche nell'anno pastorale 2022-23.
Le parrocchie sono invitate a mettere i temi della condivisione della Bibbia e della carità all'ordine del giorno di una riunione del consiglio pastorale parrocchiale. Pensate a ciò che già fate in questi ambiti e quali potrebbero essere i prossimi passi da compiere.
L’iniziativa “Una matita per l’istruzione” nasce dalla consapevolezza che ancora oggi sono tante le persone – soprattutto bambine e donne – che non hanno accesso all’istruzione. Per contrastare questa realtà l’Ufficio missionario diocesano e la Katholische Frauenbewegung Südtirol-KFB hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione. Ma la sola informazione non basta per cambiare le cose: per questo l’iniziativa “Una matita per l’istruzione” è stata abbinata ad una raccolta fondi, con la quale grazie alla generosità degli altoatesini vengono promossi e sostenuti progetti educativi mirati.
Il nuovo progetto è destinato al Paese africano dell’Uganda e si propone di sostenere nel periodo 2022/24 la formazione di giovani donne come ostetriche e infermiere, in particolare presso il "St. Mary's Hospital Lacor" di Gulu e il "St. Kizito Hospital Matany", due ospedali ugandesi. La novità di questo progetto: gruppi o singoli interessati sono invitati a patrocinare il percorso di formazione delle singole candidate, consentendo a una ragazza di formarsi come infermiera o ostetrica grazie a questo sostegno. L'importanza di un’adeguata formazione degli operatori sanitari è diventata particolarmente evidente a seguito della pandemia da coronavirus. Da questo punto di vista, la promozione di un miglioramento dell'assistenza medica in Uganda è di grande importanza. Alla presentazine del progetto, nella scuola superiore Claudiana a Bolzano, ha partecipato anche Martin Ogwang, direttore medico ugandese del Lacor Hospital. Nel suo intervento ha descritto l'assistenza medica nel Paese africano, ancora inadeguata nonostante i visibili progressi. I tassi di mortalità materna e infantile sono ancora elevati.
Per maggiori informazioni: KFB, tel. 0471 052522, o Missio, tel. 0471 306213, mail: missio@bz-bx.net
Vescovi del Nordest riuniti a Bressanone
La difficile situazione economico-sociale, la crisi energetica ma anche le questioni amministrative che riguardano la vita del sacerdote: sono stati diversi i temi affrontati nella periodica riunione dei vescovi delle diocesi del Nordest, ospitata per l’occasione nel Seminario maggiore a Bressanone.
Trent’anni fa l’assistenza spirituale ospedaliera è stata introdotta ufficialmente. Attualmente, 25 donne e uomini con formazione pastorale lavorano nei sette ospedali altoatesini. In un incontro con il presidente della Provincia Arno Kompatscher i rappresentanti del servizio hanno fatto il punto sulle sfide attuali collegate al loro lavoro, tra cui la regolamentazione delle visite negli ospedali dopo lo scoppio della pandemia e le esigenze delle persone appartenenti alle diverse confessioni religiose.
«Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza.»
(Lc 16,8)
“L’amministratore della parabola sa su chi e cosa può fare affidamento, e agisce di conseguenza. È proprio questa la coerenza che Gesù vuole suggerirci. La coerenza nel costruire amicizie che costituiscano una vera rete di aiuto reciproco”.