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Comunicati 2023

15 anni dalla morte del vescovo Egger: in eredità il suo “syn”

Esattamente 15 anni fa, il 16 agosto 2008, veniva a mancare il vescovo Wilhelm Egger. Nella celebrazione commemorativa nel Duomo di Bressanone oggi il vescovo Ivo Muser ha ricordato l'eredità spirituale del predecessore Egger e, nel solco del suo motto “syn” (insieme) , ha invitato “a essere una società di relazioni e non una società che erige muri etnici, di pensiero, culturali e religiosi".

Dopo 22 anni di episcopato, il vescovo Wilhelm Egger era mancato improvvisamente all’età di 68 anni la sera del 16 agosto 2008 a causa di un arresto cardiaco nel suo appartamento nel centro pastorale a Bolzano. Oggi in duomo a Bressanone, celebrando il 15.mo anniversario della scomparsa, il vescovo Ivo Muser ha letto un passo del testamento spirituale del suo predecessore: “La Bibbia della Domenica possa aiutarvi ad attingere dalla Parola di Dio sostegno per la vostra vita e per la celebrazione della domenica. Il libretto Mistero della fede possa rafforzarvi nell’amore per l’eucarestia. Se leggete questi testi e cercate di attuarli, pensando a me vostro vescovo, questa è la memoria che mi fa particolarmente onore.”

Muser ha spiegato che nel suo testamento spirituale il vescovo Egger ricordava che la domenica non deve essere solo un giorno del Signore, ma anche un giorno per la persona: “Questo richiamo all'identità cristiana e alla valorizzazione consapevole della domenica fa appello alla responsabilità di ciascuno. Il vescovo Egger vedeva nell'Eucaristia il centro della vita della Chiesa e il contrappeso a un atteggiamento egocentrico. Questo sentimento di gratitudine per i doni di Dio e di relazione con gli altri esseri umani è un punto centrale della fede cristiana.”

Monsignor Muser ha poi sottolineato che attraverso il suo motto “syn” (insieme) Wilhelm Egger resta importante per la Diocesi di Bolzano-Bressanone e la società ben oltre il suo tempo: “Con il suo motto episcopale ci invita anche oggi a mettere ciò che ci accomuna al di sopra di ciò che è divisivo, nella Chiesa locale e nella società altoatesina con la sua storia movimentata, con le sue ferite, con i suoi tre gruppi linguistici e con la sua responsabilità per i nuovi arrivati in una casa comune Alto Adige". In conclusione, il vescovo Muser ha invitato tutti “a vedere nei valori e nei messaggi del vescovo Egger un mandato per ciascuno di noi. Oggi il suo ricordo non deve solo esprimere gratitudine, ma anche ispirare un'azione attiva nello spirito di questi valori.”