La Chiesa come committente attribuisce molta importanza a un approccio sostenibile all’ambiente, alla società e al Creato. La decisione di costruire il complesso residenziale interamente in legno massiccio è maturata dopo varie discussioni con gli esperti dell’amministrazione forestale diocesana, quando sono emersi i vantaggi del legno come materiale da costruzione naturale. Il calcolo dell’analisi del ciclo di vita dell’edificio ha dimostrato che gli sforzi del committente, dei progettisti e degli artigiani sono stati ripagati: rispetto agli edifici tradizionali, sono state risparmiate 1.800 tonnellate di CO2.Responsabile di pianificazione e architettura del progetto era Christine Pfeifer di Appiano. I 12 nuovi appartamenti, costruiti grazie al lavoro di aziende e artigiani locali, hanno due, tre o quattro camere e una superficie abitabile netta compresa tra 42 m² e 80 m².
L’obiettivo della diocesi, sul piano della responsabilità sociale, è offrire spazi abitativi di dimensioni diverse sia per i singoli potenziali acquirenti che per le famiglie, al giusto canone e con prospettive a lungo termine. L’economo diocesano Franz Kripp sottolinea che “gli argomenti a favore del metodo di costruzione in legno sono stati molti e convincenti: la sostenibilità del materiale da costruzione, l’elevata qualità abitativa, il fatto che la stessa diocesi di Bolzano-Bressanone potesse fornire il materiale da costruzione attraverso il suo patrimonio forestale”.