Domenica 7 febbraio, in occasione della festa dei santi diocesani Ingenuino e Albuino il Vicario generale e prevosto del Duomo Josef Matzneller presiederà la S. Messa solenne in concelebrazione con i membri del capitolo del Duomo nel Duomo di Bressanone alle ore 9.30. La celebrazione sarà animata musicalmente dal coro del Duomo sotto la direzione di Heinrich Walder con l’organista del Duomo Franz Comploi all’organo che suonerà la Messa in Re maggiore di Antonin Dvorak.
Sopra l’ingresso del Duomo si trovano S. Ingenuino e S. Albuino con San Cassiano al centro, quali patroni protettori di Bressanone. Ingenuino è il primo vescovo documentato proveniente da Sabiona nel 6° secolo e Albuino il primo vescovo documentato di Bressanone. Probabilmente i vescovi si sono trasferiti da Sabiona a Bressanone già nel 964, l’anno della visita dell’imperatore a Bressanone.
Nello stesso Duomo Ingenuino e Albuino sono rappresentati più volte. Nel lato settentrionale del transetto l’altare è consacrato a questi due santi diocesani. Sopra la mensa si erge il sarcofago con le reliquie di entrambi i santi con la scritta: CORPUS SANCTI INGENUINI – CORPUS SANCTI ALBUINI. Ai lati dell’altare sono situate le statue di S. Ingenuino e di S. Albuino, di marmo di Carrara. In una parte del rilievo dell’altare di S. Cassiano è rappresentata la traslazione di S. Albuino.
Sulla volta presso il coro sono stati dipinti tra il 1894 e il 1897 sei immagini “Grisaille” con i santi della Diocesi, tra cui anche S. Albuino e S. Ingenuino.
Presso l’altare maggiore sono deposte le reliquie di S. Ingenuino, di S. Albuino e di S. Cassiano. Il reperto più prezioso che ricorda S. Albuino è la casula con il motivo dell’aquila di seta bizantina dell’anno 1000 che si trova presso il Palazzo vescovile Hofburg. Nel 955 S. Albuino aveva accompagnato l’imperatore Otto per l’incoronamento a Mainz. Quindi la casula potrebbe essere arrivata allora a Bressanone. Da quando è stato spostato il Museo Diocesano presso il Palazzo vescovile Hofburg la casula viene conservata lì ed esposta in particolari occasioni nel Duomo.
L’affresco di Paul Troger nella navata principale del Duomo rappresenta S. Ingenuino e S. Albuino tra i più importanti messaggeri di fede della Diocesi Sabiona-Bressanone. Il Duomo presenta molti elementi che ricordano S. Ingenuino e S. Albuino.
Nella cappella di S. Giovanni presso il chiostro sono rappresentati S. Ingenuino e S. Albuino con S. Pietro sulla parte destra superiore dell’intradosso dell’arco trionfale. Sotto un’arcata doppia si trovano i busti dei vescovi in abito pontificale. Soltanto la curvatura del pastorale di S. Albuino raffigura l’agnello, lo stemma di Bressanone, su cui è scritto: TVMBA. S:INGENVINI/ ET ALBV(I)N; EPISCOPO/RVM. SABIONENSIS. ECCLE/SI. NVNC. BRIXNENSIS.
Nell’arcata XII della fine del 14° secolo si trova un’altra raffigurazione dei santi diocesani brissinesi, tra cui Carlo Magno che è di notevole importanza per la storia della Chiesa di Bressanone. Durante il suo impero, a Paderborn ci fu l’incontro con Papa Leo III e la Diocesi di Sabiona fu divisa da Aquileia e incorporata nella nuova diocesi di Salisburgo di cultura tedesca.
Anche la campana dalla Torre nord del Duomo è dedicata a S. Ingenuino e a S. Albuino. Porta la scritta: “Pater sancte, facias nos filios ingenuos – S. Albuine conserva nostram aedem, quam elegisti sedem” (Santo Padre, facci diventare bambini veri. S. Albuino, proteggi la nostra casa di Dio che hai scelto come tua sede).
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