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Comunicati 2014

Il vescovo Ivo Muser invita a raccogliere e inviare informazioni sul parroco don Enrico Videsott

In conformità alla legislazione per le cause dei santi, viene resa pubblica l’istanza, nella quale il Postulatore, don Riccardo Petroni, chiede l’introduzione dell’inchiesta nella causa di beatificazione del Servo di Dio, don Enrico Videsott.Rendendo pubblica l’istanza per l’introduzione dell’inchiesta diocesana, i fedeli sono invitati ad inviare lettere, relazioni o altre comunicazioni a loro note, entro il 7 giugno 2014, al Vicario Giudiziale, Curia di Bolzano-Bressanone, Piazza Duomo 2, 39100 Bolzano. Estratto dell’istanza del Postulatore per l’introduzione della causa di beatificazione del parroco don Enrico Videsott. Enrico Videsott nacque il 3 luglio 1912 a Montana, ordinato sacerdote nel 1937 a Bressanone, esercitò il ministero in varie parrocchie dell’allora Diocesi di Bressanone, fino al 1964, anno dell’erezione della Diocesi di Bolzano-Bressanone, in cui pervenne a La Valle in Badia, dove esercitò il suo mandato sacerdotale dapprima come parroco e poi come curatore d’anime fino alla morte, sopraggiunta il 9 dicembre 1999.Don Enrico si distinse sempre per la sua profonda partecipazione ai bisogni della sua gente e per il soccorso ad ogni loro necessità materiale e spirituale. La sua assiduità nella preghiera attirava a se molte persone che lo cercavano per ricevere conforto e consiglio; la sua benedizione rappresentava una fonte a cui ognuno poteva attingere grazie e favori dal cielo. Uomo di grande carità verso il prossimo, non badava al riguardo di sé o alla sua salute, tantomeno alle critiche ed alle incomprensioni di certi, tra i quali anche dei confratelli; amava la preghiera e fondava sulla fede e la fiducia in Dio tutta la sua vasta azione pastorale.Molte sono le testimonianze di sacerdoti, religiosi e fedeli circa la vita evangelicamente virtuosa di don Enrico Videsott, vissuta nel quotidiano nella piena espressione, della propria fede, speranza e carità.Anche dopo la sua morte, fino ad oggi, è sempre crescente il numero di pellegrini che giungono a vistare la sua tomba nel cimitero di La Valle, chiedendo la sua intercessione per i loro bisogni.