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Comunicati 2021

Il vescovo visita i detenuti: Natale sia per tutti un nuovo inizio

Nella casa circondariale di Bolzano il vescovo Ivo Muser ha presieduto oggi (13 dicembre) la celebrazione prenatalizia con il personale, i volontari e i detenuti. Monsignor Muser ha ringraziato “chi in questa struttura si adopera ogni giorno per tenere accesa la luce della speranza“ e ha augurato ai reclusi “che questo Natale sia anche per voi un nuovo inizio: Gesù è venuto a dirci che un’altra vita è possibile.“

Dopo il rinvio nel 2020 causa lockdown, è stato possibile ripristinare quest’anno – con le limitazioni imposte dal Covid – la celebrazione prenatalizia del vescovo Ivo Muser nella casa circondariale di Bolzano. Personale della struttura, rappresentanti della Magistratura di sorveglianza, volontari e diversi detenuti hanno partecipato alla liturgia della Parola nella cappella del carcere di via Dante. Attualmente i reclusi sono 110 a fronte di una capienza di 97: a loro il vescovo ha ricordato che “la storia che guarda al futuro è ancora tutta da scrivere, anche con la vostra personale responsabilità. Nessuno di noi minimizza ciò che avete fatto. Ma nonostante tutto: nessuno di voi deve perdere la propria dignità, il proprio valore. Nessuno si merita di essere abbandonato, di sentirsi scartato.” Per questo secondo il vescovo è essenziale “il respiro della speranza, che non può essere soffocato da niente e da nessuno, perchè è la forza per andare avanti. Anche nel buio più profondo, nei momenti in cui il dolore è più grande, riempiamo i nostri polmoni con il respiro della speranza.“

Il Natale di Betlemme, ha sottolineato Ivo Muser, “è stato un nuovo inizio. Gesù nasce per noi e vuole scrivere con noi un nuovo capitolo della nostra vita. Anche chi ha commesso errori può trovare la luce e la forza necessarie per cercare la strada della rinascita e per riuscire poi a percorrerla, giorno dopo giorno.“ Da qui l’augurio del vescovo ai detenuti e alle loro famiglie: “Che questo Natale sia anche per voi un nuovo inizio: Gesù è venuto a dirci che un’altra vita è possibile, che siamo tutti e nonostante tutto figli di Dio.“

Nel corso della liturgia il vescovo ha ringraziato la direttrice Annarita Nuzzaci, il personale e “quanti in questa struttura si adoperano ogni giorno per tenere accesa la luce della speranza. So che questo servizio non è facile, ma vi prego – anche nei momenti più complicati e più tesi- di essere sempre testimoni di umanità, di vicinanza e di compassione. Grazie a tutti voi se tentate di rendere umano questo ambiente. È una missione davvero natalizia!“ Il vescovo ha esteso il grazie ai volontari in servizio nel carcere, “sempre pronti all’ascolto e al dialogo, con la voglia di confrontarsi e di fare un pezzo di strada con altre storie di vita. Una presenza che non ha prezzo.“

La direttrice Nuzzaci ha ricordato che anche con la riduzione delle attività causata dal Covid l’impegno resta quello di “rendere questa struttura un luogo il più possibile sereno, capace di ridare speranza a chi è in difficoltà“. A tutti la responsabile ha augurato proprio un Natale di speranza, che aiuti la società ad uscire dalla pandemia ma anche dall’egoismo.