Nel suo saluto monsignor Ivo Muser ha voluto ricordare che un secolo fa, il 18 maggio del 1920, nasceva papa Giovanni Paolo II e ha citato il passaggio della sua celebre omelia con l’invito: “Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo”. In queste settimane di pandemia, ha detto Muser, “abbiamo fatto un‘esperienza preziosa: il Risorto è sempre con noi e ci accompagna nel nostro cammino. Da oggi le chiese sono riaperte – ha aggiunto il vescovo – e ci invitano a questo unico traguardo: apriamoci a Cristo e alla comunità.“
Il vescovo ha poi ricordato, nel tornare a frequentare gradualmente le celebrazioni in chiesa, la necessità di osservare sempre le regole di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria: “Come comunità cristiana noi sappiamo offrire una testimonianza di unità, che si manifesta anche nel rispettare le disposizioni previste. Un senso di responsabilità che i fedeli in duomo oggi hanno dimostrato“, ha concluso il vescovo ringraziando anche i sacerdoti e tutti i volontari che garantiscono una ripresa per quanto possibile regolare delle celebrazioni con il concorso di popolo.