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Quaresima 2022: Lettera pastorale e preghiere per la pace

Nella Lettera pastorale per la Quaresima pubblicata oggi (2 marzo), Mercoledì delle Ceneri, inizio dei 40 giorni che preparano alla Pasqua, il vescovo Ivo Muser invita a riscoprire quattro aspetti del nostro tempo: il significato attuale del digiuno, della confessione, della Via Crucis, della vicinanza a chi subisce violenze. In mattinata il vescovo ha presieduto in duomo a Bolzano il rito dell’imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli, alle 12 il suono delle campane delle chiese della Diocesi manda un segno di pace e di solidarietà con l’Ucraina.

Nella Lettera pastorale “Oggi e ora“ scritta alla comunità locale per la Quaresima 2022, il vescovo Ivo Muser ricorda che il digiuno “ha lo scopo di liberarci da tutto ciò che è superfluo e dannoso.” E quindi, secondo Muser, “meno egocentrismo, più tempo per gli altri; meno pretese, più coinvolgimento; meno critiche, più preghiere; meno scalpore mediatico, più profondità di pensiero; meno pettegolezzi, più attenzione al prossimo; meno toni accesi, più silenzio, più raccoglimento, più riflessione.”

Un secondo aspetto da riscoprire nel percorso quaresimale è la confessione, il modo più prezioso per sperimentare il perdono: “Si tratta di me, della mia relazione con Dio e con le persone, del riconoscimento personale e dell'ammissione della colpa; ma soprattutto si tratta di cercare e di avere bisogno di Dio e del suo amore”, sottolinea il presule.

Monsignor Muser invita poi a contemplare le 14 stazioni della Via Crucis, “uno specchio in cui non c’è posto per la superficialità.” Significa “percorrere quel cammino con le nostre debolezze” e puntare lo sguardo “su ciò che non ci piace guardare in noi stessi: gli errori, le colpe, i giudizi severi, l'indifferenza, le cadute, la paura della sofferenza e della morte.”

Infine nella sua Lettera il vescovo torna sulla vicinanza a chi ha subìto abusi, umiliazioni e violenze. “Fa male rendersi conto che anche noi come Chiesa abbiamo mancato perché abbiamo dedicato troppa poca attenzione alle vittime, al loro bisogno, alle loro ferite, al loro grande dolore. La rielaborazione del passato e la prevenzione rimangono il nostro mandato, come Chiesa e come società.” La diocesi intende affrontare questo compito in modo ancora più deciso, specifica il vescovo: “Sarebbe un grande passo avanti una maggiore solidarietà tra gli ambiti della vita ecclesiale, familiare e sociale, poiché l'abuso può avvenire e avviene ovunque. Chiedo quindi che se ne parli apertamente.”

Il testo della Lettera al link www.bz-bx.net/it/news/dettaglio/lettera-quaresima-2022

 

Le Ceneri in duomo: preghiera e campane contro la guerra

Nel rito del Mercoledì delle Ceneri in duomo a Bolzano il vescovo ha ripreso l’invito del Papa a farne un giorno di preghiera e digiuno per l'Ucraina: “Ogni guerra lascia il mondo peggiore, preghiamo e digiuniamo per tutte le persone colpite e per la conversione di chi è al potere e di chi vuole questa folle guerra“, ha detto Muser, che ha ringraziato gli altoatesini per la solidarietà e la generosità dimostrate da subito. A mezzogiorno e per 5 minuti vengono fatte suonare tutte le campane delle chiese parrocchiali della Diocesi in segno di pace, di riconciliazione e di vicinanza al popolo ucraino.

Dal vescovo in duomo anche una riflessione sulla notizia che nel cimitero di Bolzano ci sono più di duecento urne in attesa di essere ritirate, alcune da anni: “Il modo in cui affrontiamo la realtà della morte e la relazione con i defunti – così Muser – dice molto sul nostro atteggiamento verso la vita. Una cultura funeraria di ispirazione cristiana è sempre un'importante espressione della fede pasquale nel nostro Dio, che è un Dio dei vivi e non dei morti, e che ha dimostrato nel suo figlio Gesù che la morte non ha più l'ultima parola.“