Riunitosi oggi, il Capitolo dell’abbazia cistercense austriaca di Heiligenkreuz ha discusso l’auspicio formulato dalla Diocesi di Bolzano-Bressanone di abitare e mantenere vitale il monastero di Sabiona attraverso la presenza di una comunità religiosa imperniata sulla preghiera oltre che, naturalmente, sull'ospitalità benedettina e sulla cura pastorale ad essa associata. A tal fine è stato previsto un piano graduale, che rende dapprima necessario l'invio di quattro monaci cistercensi a Sabiona per una presenza temporanea dedicata ad un ulteriore esame del sito. Ancora quest'anno tale piccola comunità si insedierà pertanto nel monastero sopra Chiusa per un soggiorno di alcune settimane. Se anche il risultato di queste valutazioni sarà approvato dal Capitolo cistercense, l’abbazia di Heiligenkreuz avvierà i passi successivi insieme alla Diocesi di Bolzano-Bressanone.
I cistercensi austriaci sono consapevoli delle grandi aspettative collegate alla fondazione di un monastero, soprattutto perché Sabiona ha un significato incomparabile per la Chiesa altoatesina. Pronti al dialogo con la gente che ha a cuore il sacro monte di Sabiona, i cistercensi vorrebbero conservare Sabiona come oasi spirituale rivolta all’intera area, con grande rispetto e riconoscenza per i secoli di servizio svolto dalle monache benedettine. L'abate di Heiligenkreuz Maximilian Heim sottolinea che "è necessario che la nostra comunità ponderi bene un possibile insediamento a Sabiona. Negli ultimi decenni il nostro monastero ha già fondato due priorati in Paesi di lingua tedesca: a Bochum-Stiepel nella Ruhr (1988) e a Neuzelle nel Brandeburgo (2018), entrambi ancora dipendenti dall'abbazia madre di Heiligenkreuz. Chiediamo a tutti di accompagnare questo nuovo inizio di Sabiona con le loro preghiere e la loro benevolenza".
Dopo la comunicazione avuta dal Capitolo dell’abbazia, il vescovo Ivo Muser si è detto “felice della notizia e ringrazio la comunità cistercense che prende in considerazione un insediamento a Sabiona e si impegna in questo piano graduale. Porgo sin d’ora un caloroso benvenuto alla delegazione nella nostra diocesi."
Il 21 novembre 2021 le ultime due suore avevano lasciato definitivamente il monastero di Sabiona sopra Chiusa in val d’Isarco, dopo una presenza di 335 anni della congregazione benedettina, e ne avevano affidato la gestione alla Diocesi auspicando il suo mantenimento come luogo spirituale. Anche il vescovo Ivo Muser aveva espresso la speranza di “continuità nella discontinuità” e di vedere un ordine religioso nuovamente insediato a Sabiona. Da mesi erano in corso i contatti con l’abbazia cistercense presso Vienna.