“Lasciatevi interrogare dagli argomenti con cui vi confronterete durante questa giornata”. Un invito, quello espresso quest’oggi dal vescovo Ivo Muser, che è stato prontamente raccolto dagli oltre 330 studenti che si preparano ad affrontare l’esame di maturità e che hanno partecipato questa mattina (13 marzo 2018) al TheoTag, la Giornata delle porte aperte promossa dallo Studio teologico accademico (Sta) di Bressanone. E i temi su cui confrontarsi non sono certo mancati.
Nel colloquio con il vescovo Muser i giovani hanno spaziato dal ruolo delle donne nella Chiesa alla realtà delle scuole cattoliche, dalla tolleranza religiosa alla partecipazione dei giovani alla vita della Chiesa. Non sono mancati neppure i temi di attualità, come la questione del doppio passaporto e quella della rana crocifissa di Martin Kippenberger, tornata recentemente alla ribalta all’indomani dell’esposizione al Museion di un quadro dell’artista tedesco, raffigurante un crocifisso (“Ohne Titel”, 1990) in cui si rispecchia la sagoma di una rana. “Quanto accaduto dieci anni fa è stata una provocazione, soprattutto per il luogo scelto per la sua esposizione – ha sottolineato il vescovo - ma se l’opera viene spiegata e si chiarisce quale sia il messaggio che l’artista voleva dare, allora non c’è alcuna ragione per far nascere una discussione”.
Provenienti da diciotto istituti superiori della provincia (17 di lingua tedesca e uno di lingua italiana), i ragazzi che hanno partecipato al TheoTag si sono potuti confrontare anche con p. Martin Lintner su temi di morale (“Il sesso e la Chiesa: un difficile rapporto” e “La nostra responsabilità nei confronti degli animali”), mentre con Ulrich Fistill hanno potuto avere un assaggio di quello che è lo studio della Sacra Scrittura (“Un libro sanguinario: perché la Bibbia racconta innumerevoli battaglie” e “Ragazzo modello monello? Racconti apocrifi dell’infanzia di Gesù”). Don Paolo Renner ha mostrato ai ragazzi come la teologia sia una materia che trova declinazione nel quotidiano (“La croce di ogni giorno” e “Le religioni creano pace o guerra?”). L’attualità dello studio della teologia è emersa anche dagli interventi di Dorothea Fauner, assistente di pastorale sanitaria all’ospedale di Merano. I giovani hanno dimostrato particolare interesse anche verso i laboratori con Markus Moling sulle scelte vocazionali e con sr. Reinhilide Oberparleiter e p. Karl Blasbichler sulla vita religiosa. Con don Robert Anhof, cappellano del carcere di Bolzano, hanno parlato di pastorale carceraria; Wolfgang Penn ha illustrato loro l’attività dell’ufficio missionario e Leonhard Voltmer e Sandro Tarter hanno affrontato il tema dell’accoglienza dei profughi.
Diversi gli stand informativi, allestiti lungo i corridoi dello Sta di Bressanone, per illustrare ai ragazzi i percorsi di studio dello Studio teologico di Bressanone e dell’Istituto di scienze religiose di Bolzano.
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