La notte di Natale di tre anni fa moriva il vescovo Karl Golser (1943-2016). Nella messa celebrata oggi in Duomo a Bressanone, nel terzo anniversario della scomparsa, il suo successore Ivo Muser ha ricordato il motto episcopale del vescovo Golser, Christus pax nostra, “con cui metteva Cristo al centro e ci invitava a seguirlo nelle parole e nelle azioni e a riflettere sulla nostra identità.“ Come ha ricordato monsignor Muser, con il suo motto episcopale Karl Golser “pensava ai gruppi linguistici della nostra terra, chiamati in Cristo a una convivenza di dialogo e di pace, ma anche alle persone provenienti da culture diverse. Questo è il vero testamento del vescovo Karl, che resta ben oltre il breve periodo in cui è stato nostro vescovo.“ Golser fu ordinato vescovo nel marzo 2009 e nel luglio 2011 il Papa accolse la sua rinuncia al governo pastorale causa malattia, una rara e atipica forma della sindrome di Parkinson.
Muser ha anche letto un brano dell’ultima lettera pastorale del vescovo Golser, “Signore, sia fatta la Tua volontà”, pubblicata per la Quaresima 2011, proprio nel periodo in cui aveva chiesto a papa Benedetto XVI di sollevarlo dall’incarico di vescovo. Una lettera di commiato: “Non siamo in balia di un destino cieco, ma siamo nelle mani di Dio. Quando affidiamo a Dio tutta la nostra vita, allora tutto quello che ci va contro, anche la malattia e la sofferenza, tutto acquista un significato più profondo. Dio ha un disegno per la nostra vita. Egli nel suo amore chiede il nostro sì libero a questo disegno; questo è il senso della sua chiamata”, scriveva il vescovo Golser.