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Comunicati 2024

Tutela dei minori: studenti della Gregoriana si informano in diocesi

Con una visita di due giorni a Bolzano e Bressanone, 17 studenti da quattro continenti si sono informati sul piano della diocesi per la protezione di giovani e persone vulnerabili da abusi e altre forme di violenza. Gli studenti stanno frequentando il programma di formazione nella tutela dei minori alla Pontificia Università Gregoriana a Roma.

Il percorso di studio di 17 studenti dell'Istituto di Antropologia (IADC) della Pontificia Università Gregoriana di Roma, provenienti da Europa, Africa, Asia e America, ha fato tappa in Alto Adige. Il loro programma formativo si concentra sul concetto di safeguarding, in particolare sulla prevenzione della violenza sessualizzata e di altre forme di abuso in ambito ecclesiale. Nel corso della visita di due giorni a Bolzano e Bressanone gli studenti hanno voluto conoscere le misure per la tutela di minori e persone vulnerabili avviate dalla Chiesa altoatesina. Lo scambio è stato organizzato dallo specifico Servizio diocesano.

All'incontro nel centro pastorale a Bolzano il punto della situazione è stato fatto dal vicario generale Eugen Runggaldier. I componenti del comitato consultivo e del gruppo direttivo del progetto "Il coraggio di guardare" hanno illustrato le fasi pratiche del loro lavoro. Come noto, il progetto diocesano si basa su una visione futura della diocesi come luogo sicuro per i minori e le persone vulnerabili: un percorso pluriennale prevede tre fasi – chiarire, elaborare, prevenire – e coinvolge esperti interni ed esterni alla Chiesa. L'idea del progetto è stata concepita con padre Hans Zollner, Presidente dell'Istituto di antropologia a Roma, e il concetto di attuazione è stato sviluppato in collaborazione con l'Istituto.

A Bressanone il gruppo di studenti ha incontrato i seminaristi e alcuni professori dello Studio teologico accademico. Gli studenti si sono mostrati particolarmente interessati a come la questione degli abusi viene affrontata nella formazione umana dei seminaristi. L'approccio aperto e costruttivo della diocesi verso questo tema delicato ha colpito positivamente gli studenti.