Nella giornata odierna presso la chiesa parrocchiale di Vandoies di Sotto il Vescovo Ivo Muser ha amministrato i tre sacramenti d’iniziazione cristiana (battesimo, cresima, eucaristia) a sei profughi Anthony, Banabas, Faith, Peter, Rita e Sekuba che alloggiano al “Fischerhaus” di Vandoies.
Ad agosto 2015 i profughi sono stati accolti a Vandoies e presto alcuni di loro hanno espresso il desiderio di ricevere il battesimo. Si è formato quindi un gruppo di collaboratori intorno al coordinatore Günther Plaikner. In primo luogo è stato importante accertare i motivi di questo desiderio anche per proteggere gli interessati al battesimo da false aspettative. I motivi sono diversi e potrebbero risiedere nel desiderio di appartenenza ad una comunità nel nuovo luogo; un altro motivo potrebbe essere l’espressione di gratitudine verso l’aiuto e il sostegno ricevuti nella nuova circostanza.
I quattro uomini e le due donne si sono preparati a ricevere il battesimo attraverso un percorso di catecumenato che ha dato loro il tempo e la possibilità di conoscere la fede e di crescere in essa. “Si diventa cristiani attraverso il battesimo, ma non in una notte”, ha commentato Günther Plaikner che ha aggiunto: “Si diventa cristiani vivendo la fede attraverso gli incontri e lo scambio con gli altri.” Per questo motivo i candidati che si sono preparati a ricevere i tre sacramenti d’iniziazione cristiana, a novembre 2015 sono stati presentati alla comunità parrocchiale e i fedeli della parrocchia sono stati invitati a pregare per loro, “gesto che è stato accolto con grande disponibilità”, spiega il Diacono permanente Plaikner.
Durante l’odierna S. Messa nella chiesa parrocchiale di Vandoies di Sotto i candidati si sono uniti tre volte a Gesù Cristo e sono stati accolti nella comunità della Chiesa: dopo il battesimo hanno ricevuto anche la cresima e dopodiché hanno potuto prendere parte per la prima volta alla celebrazione eucaristica in cui hanno ricevuto Gesù Cristo nel pane e nel vino.
Nel corso dell’omelia il vescovo Ivo Muser ha ricordato che Cristo, come persona viva è al centro della fede cristiana. “E questa persona concreta è l’esperienza fondamentale di quelli che credono in Lui”, ha affermato mons. Muser che ha aggiunto: “Vi auguro di tutto cuore che possiate scoprire la forza e la bellezza di una vita dedicata alla sequela di Gesù.”
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