Il Cantico dei Cantici canta l’amore tra l’uomo e la donna ed è espressione del profondo desiderio di affetto e accoglienza che ogni essere umano porta dentro di sé. Nel cantico, l’uomo paragona la donna a una colomba che cerca rifugio nelle fenditure della roccia e nei nascondigli dei dirupi. Egli grida: “mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole”. La ricerca perigliosa dell’amata ha successo; lei stessa prende la parola alla fine del cantico e dice con gioia: “il mio amato è mio e io sono sua”.
Quelli che, per gli antichi poeti, erano le fenditure della roccia e i dirupi, sono per gli uomini di oggi selfie e like: mostrano vicinanza e allo stesso tempo funzionano solo a distanza. Sono aperto/aperta all’incertezza e al pericolo della ricerca e alla gioia di un vero incontro e abbraccio?