Cosa sono i documenti programmatici del Sinodo diocesano?
Un aforisma di Antoine de Saint-Exupéry risponde in modo convincente a questa domanda: «Se desideri costruire una nave, non radunare uomini per tagliare legna, affidare dei compiti e suddividere il lavoro, ma insegna loro la nostalgia del mare vasto e infinito».
Visioni e progetti sono rappresentazioni del futuro, nelle quali trovano posto sogni e nostalgie, valori e convinzioni di una persona o di un gruppo. Allo stesso modo i sinodali si sono cimentati con la sfida di elaborare un quadro ideale della nostra Chiesa locale in riferimento a temi specifici. I documenti programmatici svolgono perciò una funzione importanti nell’attuazione del Sinodo. Essi mostrano quale ideale di Chiesa dobbiamo perseguire dopo il Sinodo e ci invitano ad orientare ad esso il nostro agire, al di là della realizzazione concreta di singoli provvedimenti.
Perché dovremmo confrontarci in parrocchia con i documenti programmatici?
Il confronto con i documenti programmatici può aiutarci a portare acqua allo stesso mulino. Anche se non fossimo d’accordo su ogni singolo aspetto: il confronto con un quadro ideale conferisce un orientamento al nostro agire. Ci aiuta a riconoscere i cantieri ai quali por mano. A fissare delle priorità. Ci spinge ad riconsiderare con occhio critico il nostro fare.
Come fare?
- Preparazione:
- Procurarsi il testo. Ogni parrocchia ha ricevuto i testi del Sinodo, come numero speciale del Folium Dioecesanum (2016) o come libro stampato da parte dell’editore Athesia-Tappeiner. Quest’ultimo è attualmente presente nei cataloghi delle librerie, anche on-line.
- Mandare a tutti il testo allegato all’invito a ritrovarsi. Sono solo poche pagine, facili da leggere. Tutti dovrebbero leggere il testo personalmente prima dell’incontro.
- Svolgimento dell’incontro:
- Iniziare con una breve riflessione su di un testo biblico.
- Spiegare brevemente in quale contesto è nato il testo in questione e il suo fine (si veda sopra. Si possono anche utilizzare le introduzioni presenti nel libro contenente i testi del Sinodo).
- Dividere il testo in paragrafi e affidarne ciascuno ad un piccolo gruppo (2-5 persone), perché lo approfondisca.
- Leggere il testo nuovamente all’interno dei piccoli gruppi, ognuno per sé, avvalendosi dei seguenti simboli, che possono essere posti ai margini del testo:
- Cuore: questo passaggio mi interpella in modo positivo
- Lampo: non sono d’accordo!
- Punto di domanda: non ho capito
- Punto esclamativo: questo passaggio è particolarmente importante
- Dopo il lavoro individuale ogni gruppo si confronta con il paragrafo che gli è stato assegnato. Si possono spiegare i punti più complessi? Cosa piace e cosa suscita maggiori resistenze? Cos’è più importante?
- Ogni gruppo si chiede inoltre: che cosa di questo documento programmatico può dirsi già realizzato fra di noi? In cosa contrasta con la nostra realtà? Dove dobbiamo rimboccarci le maniche?
- Infine ogni gruppo presenta le proprie riflessioni. I punti più importanti vengono fissati per iscritto. Meglio se su piccoli fogli di cartoncino da lasciarsi sul tavolo o da appendersi ad una parete.
- Ci si chiede ora tutti assieme: quali passi ci invita a compiere il documento programmatico? Come possiamo avvicinarci almeno un po’ all’ideale descritto? Abbiamo idee su come andare avanti? Quali questioni dobbiamo affrontare?
- In uno scambio finale ciascuno prende la parola per dire cosa lo ha maggiormente colpito e quali frutti il confronto con il documento del Sinodo ha prodotto in lui.
- Preghiera finale, anche in forma di intenzioni libere ispirate al testo.
- Dopo l’incontro:
- Anche se l’incontro dovesse rimanere solo un momento di riflessione e scambio comune non manca di produrre i suoi frutti!
- Se sorgono idee da realizzare concretamente, queste vengono poste all’ordine del giorno della seduta successiva. C’è bisogno di tempo affinché le decisioni prese possano maturare. Parlare dei risultati della riflessione con persone che non erano presenti può aiutare a chiarire la situazione: quali sono le loro impressioni?
- Trasformate l’esperienza fatta e gli spunti sorti in preghiera!