In questi giorni non è più possibile ritrovarsi riuniti a celebrare la messa in comunità: “Una realtà dolorosa“, ha detto il vescovo Ivo Muser davanti ai banchi deserti del duomo di Bolzano. Nella terza domenica di quaresima si celebra la Giornata della solidarietà, a cui il vescovo ha dedicato la lettera pastorale "Dai loro frutti li riconoscerete". Monsignor Muser ha rinnovato l'invito ad approfondirla assieme agli impegni volontari assunti dal mondo delle associazioni ecclesiali. “Proprio l‘emergenza coronavirus – ha detto monsignor Muser - impegna la famiglia umana a vivere realmente come una famiglia solidale. Solidarietà significa esserci per l’altro, contrapporsi a ogni forma di egoismo e egocentrismo nel proprio comportamento.“
Questa emergenza ci mette alla prova, ha aggiunto il vescovo: “E allora proviamo a pensare all'anziano vicino di casa, alla collega di ufficio, ai compagni di scuola. Pensiamo a medici e personale sanitario che con il loro lavoro in queste settimane ci anticipano il senso della Pasqua: donazione e servizio.“ In conclusione il presule ha ricordato che “per ogni persona, credente o non credente, questo tempo difficile ci chiama a comprendere proprio il valore e il senso della solidarietà, dell'essere una comunità unita e del testimoniarlo con gesti concreti.“
Martedì 17 marzo alle ore 18.30, nella cappella della prepositura del duomo di Bolzano, il vescovo Muser celebrerà una messa in lingua italiana in ricordo di tutti i defunti di queste ultime settimane. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Radio Sacra Famiglia inBlu.