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Comunicati 2013

Apertura del sinodo diocesano

Un grande giorno per la Chiesa locale di Bolzano-Bressanone: con questa certezza oggi i 259 sinodali insieme al vescovo si sono messi sul cammino del sinodo. La parola di Dio rimane valida e anche oggi offre risposte alle domande e alla ricerca di significato. Perciò è stato iniziato un processo destinato a segnare il volto della nostra Chiesa locale nei prossimi anni e decenni.Il sinodo è un’assemblea che consiglia il vescovo nell’esercizio del suo ministero a servizio delle persone della nostra Chiesa locale. I segni del tempo suggeriscono la necessità di fermarsi ad ascoltare la parola di Dio e di dare un nuovo volto alle nostre parrocchie e comunità per rispondere sempre meglio alle speranze e le gioie, alle domande e ai bisogni del nostro tempo.Oggi la prima sessione è stata aperta con l’acclamazione "Vieni Spirito Santo". "Siamo ora radunati come sinodo della nostra diocesi", ha detto il vescovo Ivo Muser durante la preghiera di apertura, „ … siamo qui pronti: „Parla, perché il tuo servo ti ascolta “. (1 Sam 3,10)Dopo gli spunti di riflessione di P. Gerwin Komma SJ e del Prof. Ulrich Fistill ha avuto inizio il primo scambio fra i sinodali. Con il metodo "World Cafe" i sinodali hanno dialogato sulle loro aspettative nei confronti del sinodo e nei confronti dell’organizzazione dello stesso.Dopo questa fase è stata eletta la presidenza del sinodo. 5 membri della stessa sono già stati nominati dal vescovo: il moderatore del sinodo, don Eugen Runggaldier, don Pierluigi Tosi, Anna Maria Fiung Comploi, Paola Cecarini Bayer e Reinhard Demetz. L’assemblea ha eletto Lisa Huber, don Luis Gurndin e P. Sepp Hollweck. Di seguito è stato deciso anche che le prossime sessioni plenarie saranno aperte ai media e a tutti gli uditori interessati.Alle 14:30 è stata celebrata la solenne liturgia di apertura del sinodo nel duomo di Bressanone. Nel corso dell'omelia il vescovo Ivo Muser ha incoraggiato i sinodali a svolgere il loro compito con coraggio: "Anche di questi tempi, nel contesto della nostra Chiesa locale e della nostra provincia, Dio vuole continuare a scrivere la sua storia di salvezza. Vivere oggi, credere oggi, riconoscere oggi il nostro mandato e gettare le nostre reti! Può essere segno di una mancanza di fede sognare un passato idealizzato o fantasticare un futuro utopico fatto tutto da noi."