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Comunicati 2023

Natale al Centro cure palliative: la visita del vescovo

Si è svolta ieri pomeriggio (17 dicembre) la tradizionale visita prenatalizia del vescovo Ivo Muser al Servizio hospice e cure palliative dell’ospedale di Bolzano. Accompagnato dal primario Massimo Bernardo, monsignor Muser ha incontrato i pazienti, il personale del reparto e le volontarie dell’associazione “Il papavero-Der Mohn”.

Si rinnova ogni anno, nei giorni che precedono il Natale, la visita del vescovo Ivo Muser al Servizio hospice e cure palliative situato nel padiglione W dell’ospedale di Bolzano. Ieri pomeriggio monsignor Muser ha incontrato i pazienti, i medici e il personale infermieristico, gli assistenti spirituali e i volontari: un momento informale ma molto sentito, nel quale il vescovo ha voluto portare conforto e incoraggiamento ai degenti nelle loro stanze e ha ricordato chi non c’è più. Durante la visita il vescovo si è intrattenuto con gli operatori del Servizio guidato dal primario Massimo Bernardo, con gli assistenti spirituali e con le volontarie dell’associazione Il papavero-Der Mohn. Nell’incontro sono stati ricordati anche i circa 270 pazienti deceduti negli ultimi 12 mesi, i cui nomi scritti su foglietti hanno composto un grande albero della vita appeso in una delle sale del reparto di cure palliative.

Anche quest’anno l’incontro in Hospice si è potuto svolgere solo con la presenza dei pazienti ricoverati. I familiari hanno potuto condividerla attraverso l’emittente diocesana Radio Sacra Famiglia e i loro messaggi sono stati letti durante la semplice cerimonia. “Sono qui per ringraziarvi – ha detto il vescovo rivolto a operatori sanitari, volontari e familiari dei pazienti – perché con il vostro impegno concreto e quotidiano fate di questo reparto un luogo di accoglienza, di vicinanza e di difesa della dignità: un luogo natalizio.” Monsignor Muser ha ricordato che “la competenza da sola non basta: ci vogliono empatia, sensibilità e la capacità di non distogliere lo sguardo. Ci vuole cuore, è questo che ci insegna il vostro reparto.” Dal vescovo l’augurio agli operatori di poter accompagnare questo percorso “con una consapevolezza fondamentale: che la morte non ha l’ultima parola.”

Il primario Massimo Bernardo ha ribadito l’imperativo di “non abbandonare la persona quando è vulnerabile e fragile: cure palliative raccoglie la sua storia di sofferenza e la accompagna, perché la medicina deve permettere queste relazioni fraterne.” Nel reparto il paziente viene accompagnato nelle scelte e aiutato ad accettare il limite della vita come parte dell’esistenza: “Grazie quindi a tutti gli operatori e le operatrici per il loro prezioso impegno: non illudiamo, non esprimiamo falsa pietà ma invece aiutiamo a proteggere la dignità della persona”, ha concluso il primario. Il Servizio hospice diretto da Bernardo dispone di 11 posti nell’ospedale di Bolzano più uno in day hospital – in una struttura molto accogliente che sembra proprio una casa di famiglia – e segue a domicilio, in collaborazione con i medici di base e gli infermieri dei distretti, circa 500 persone.