Prendendo spunto dal brano del Vangelo dedicato alla risurrezione di Lazzaro, il vescovo Ivo Muser ha ricordato che Gesù ci invita a guardare più lontano e a scrutare oltre il limite e il possibile: ”La pandemia del coronavirus ci fa comprendere che siamo sempre più vicini e quindi corresponsabili gli uni della vita degli altri e perciò ancor più sollecitati ad assumere – personalmente e comunitariamente – scelte, decisioni e comportamenti a favore del bene comune.” Inoltre monsignor Muser ha ricordato che “Marta, Maria e Lazzaro erano per Gesù amici speciali“ e ha sottolineato quindi il valore dell’amicizia, che si avverte di più in questi giorni così complicati, in cui ci mancano i sorrisi e gli abbracci degli amici: “Questo è dunque un tempo prezioso – ha detto Muser – anche per riscoprire il valore dell’amicizia, per ringraziare gli amici della loro presenza, per dire che ci siamo anche per loro.“
Nella sua omelia il vescovo ha poi rinnovato la vicinanza ai malati e ai loro familiari e la riconoscenza a medici, infermieri, operatori sanitari, alla comunità scientifica e a quanti hanno responsabilità politiche ed amministrative nell’attuale emergenza. “Confermiamo la nostra solidarietà con tutti coloro che sono già ora colpiti dalle pesanti conseguenze provocate sul piano economico, sociale e lavorativo”, ha aggiunto Muser.
Infine il presule ha affidato al Signore “i moribondi che spesso in questi giorni non possono essere assistiti dai loro cari. Il Signore che davanti alla tomba di suo amico Lazzaro si manifesta come resurrezione e vita accolga tutti i nostri defunti nella sua luce senza tramonto.”
Martedì 31 marzo alle 18.30 il vescovo Ivo Muser celebra una santa messa per tutti i defunti. La celebrazione dalla prepositura del Duomo di Bolzano sarà trasmessa da Radio Sacra Famiglia-inBlu.