Fine anno è tempo di bilanci, di ripercorrere giornate, avvenimenti, esperienze: nella messa di ringraziamento di fine anno, celebrata oggi nel duomo di Bressanone, il vescovo Ivo Muser ha raccontato di tre incontri nel 2019 “nei quali ho potuto sperimentare in modo speciale – ha detto – cosa significhi professarsi fedeli a Gesù Cristo.“ Il primo, risalente al periodo di Quaresima, con una donna che per oltre dieci anni aveva subìto abusi da due zii, senza che sua madre trovasse il coraggio di intervenire. “Il modo in cui questa donna ha raccontato la sua sofferenza mi ha colpito profondamente. E a impressionarmi di più è stata la sua disponibilità a perdonare, nonostante tutto“, ha detto il vescovo.
Il secondo incontro è stato in maggio, quando una giovane mamma ha raccontato al vescovo di aspettare un figlio con una grave disabilità. Malgrado la contrarietà del marito, la donna voleva mettere al mondo il figlio: “Nel frattempo è stata lasciata dall’uomo, ma lei è rimasta ferma sulla sua decisione“, ha ricordato Muser. Il terzo incontro è avvenuto a Roma: una coppia dell’ex Unione Sovietica ha raccontato al vescovo che all’epoca del comunismo la loro numerosa famiglia è “sopravvissuta“ quasi vent’anni senza sacerdote e celebrazione eucaristica. Si ritrovavano in segreto domenica dopo domenica, leggevano la Parola di Dio, pregavano i testi della messa. “Una professione di fede che mi ha molto colpito“, così Muser.
Partendo da questi tre incontri, il vescovo ha formulato tre domande da approfondire: “Come viviamo noi la riconciliazione? Fin dove arriva il nostro sì alla dignità della vita umana? Che significato hanno per noi la domenica e l’eucarestia?“ A fine anno monsignor Muser ha ringraziato “tutte le persone di buona volontà che camminano con la Chiesa, anche nelle difficoltà, e annunciano con gioia e speranza la fede in Gesù Cristo.“ E ha voluto ricordare anche “un regalo speciale del 2019: l’ordinazione episcopale di don Michele Tomasi. La benedizione di Dio accompagni il vescovo di Treviso e la sua diocesi nel nuovo anno“, ha detto Muser.